RAPSODIA
by Gianni cinti
Questo soggetto evoca una delicatezza botanica e una memoria d’erbario. I fiori, naturalistici o inchiostrati come timbri, insieme all’estetica del collage, richiamano le tavole scientifiche di un tempo, come una pagina strappata e ritrovata da un quaderno di studio o da un diario intimo, a custodire un ricordo speciale. La composizione trasmette calma e ordine, ma è attraversata da piccole irregolarità: frammenti di scotch, appunti, sproporzioni nei dettagli botanici. Una nostalgia gentile, un omaggio poetico alla natura silenziosa e osservata con cura. Perfetta per evocare introspezione, lentezza e bellezza raccolta. A questo linguaggio visivo è stato accostato quello musicale della “rapsodia”: una forma libera, priva di schema fisso, costruita come una sequenza di spunti melodici – anche molto diversi tra loro per ritmo e armonia – che conferiscono alla composizione un tono quasi improvvisato.

RAPSODIA
by Gianni cinti
Questo soggetto evoca una delicatezza botanica e una memoria d’erbario. I fiori, naturalistici o inchiostrati come timbri, insieme all’estetica del collage, richiamano le tavole scientifiche di un tempo, come una pagina strappata e ritrovata da un quaderno di studio o da un diario intimo, a custodire un ricordo speciale. La composizione trasmette calma e ordine, ma è attraversata da piccole irregolarità: frammenti di scotch, appunti, sproporzioni nei dettagli botanici. Una nostalgia gentile, un omaggio poetico alla natura silenziosa e osservata con cura. Perfetta per evocare introspezione, lentezza e bellezza raccolta. A questo linguaggio visivo è stato accostato quello musicale della “rapsodia”: una forma libera, priva di schema fisso, costruita come una sequenza di spunti melodici – anche molto diversi tra loro per ritmo e armonia – che conferiscono alla composizione un tono quasi improvvisato.